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giovedì 24 ottobre 2013

Il test dell'albero-parte seconda

Il Test dell’Albero

Parteseconda

La dimensione


Osserviamo ora  la grandezza o dimensione dell’albero rispetto al foglio, come in grafologia ci informa sul senso dell’Io permettendo ci capire se ci sopravvalutiamo, sottovalutiamo o se abbiamo equa valutazione di noi stessi. .

Se è molto piccolo: indica  personalità fragile, insicura, timidezza, introversa, portata a vivere i sentimenti più in profondità che a manifestarli apertamente. Si tratta di persone che possono essere vittime di sensi di colpa e di ipovalutazione di sé, attente e dotate di buona capacità di osservazione hanno una ricca interiorità e desiderano essere affidabili e responsabili.

Grande: indica apparente sicurezza, ipervalutazione di sé, socievolezza ed apertura verso l’ambiente, estroversione, bisogno di contatti, di azione e di riconoscimenti ed apprezzamento. 

Media grandezza: indica equa valutazione di sé stessi , bisogno di occupare un giusto spazio nell’ambiente senza isolarsi o all’opposto essere al centro dell’attenzione.

 Il tratto

Osserviamo ora  il tratto.

Incerto, tremolante e spezzato: indica tensioni e nervosismo, instabilità nell’umore e nello scorrere dell’energia per  cui la persona si sente insicura nel procedere, possibile accumulo di tensione con scoppi di collera improvvisa.

Tratto irregolare e debole = ipersensibilità e fragilità, bisogno di sostegni e stimoli positivi, temperamento dolce, affabile e delicato, scarsa tolleranza a frustrazioni e allo stress.

Tratto disordinato e calcato : energia e forza, temperamento resistente alle frustrazioni e allo stress, concretezza.
Deciso e sicuro = personalità volitiva, forte che sa quello che vuole e che desidera autonomia.

Angoloso e con punte: irritabilità, nervosismo, aggressività, ribellione, reattività, difficoltà di adattamento e nei rapporti, puntigliosità.

Linee tonde e morbide: adattabilità, dolcezza, predisposizione ai rapporti con gli altri, comprensione e capacità di ascolto, possibile passività e dipendenza.

Se nello stesso disegno il tratto cambia stile : tensione, difficoltà, influenzabilità, incostanza, distraibilità, insicurezza, ambivalenza.

Chiaroscuro o ombre: indica che nel soggetto sono in atto ansie e paure.

Tratti movimentati ed eseguiti in modo veloce: dinamismo, prontezza, immediatezza, spontaneità, vivacità intellettiva, frettolosità.

mercoledì 23 ottobre 2013

Il Test dell'albero-parte prima



Il Test dell’Albero

Parte prima


Jung diceva: “Spesso le mani sanno svelare un segreto attorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente”.

Cosa è?

Il test dell’albero di Karl Koch (conosciuto anche come test reattivo di Koch)  è un test psicologico proiettivo che si fonda sull’interpretazione del disegno di un albero per risalire alla personalità di un individuo. In  questi prossimi post offrirò una panoramica generale, invito ad approfondire l’argomento che è veramente molto interessante.
Come si esegue?

L’esecuzione è semplice, è sufficiente prendere un foglio bianco e disegnare un albero. E’ bene eseguire questo test in un momento di tranquillità, mettendo a disposizione matita, pastelli, gomma e pennarelli. Il disegno deve essere spontaneo, non si tratta di dimostrare di avere doti artistiche, si rappresenti un albero cosi come viene d’istinto, con molta naturalezza. Successivamente lo si può interpretare seguendo i suggerimenti che brevemente saranno esposti.
Per interpretare l’albero viene utile quanto si è esposto nei precedenti post sul simbolismo spaziale che invito a rivedere e memorizzare, qui di seguito ricorderò solo i concetti principali. 

Breve interpretazione del test dell’albero
 

Collocazione nello spazio

Si può dividere il foglio in 4 parti ottenendo 4 quadranti e notare se:

  • l’albero si posiziona sul foglio in alto (chi disegna privilegia sfera dell’idealità, del pensiero, dell’immaginazione, dei concetti, della ragione) o in basso (attaccamento alla madre terra , bisogno di appoggiarsi a qualcosa o qualcuno, bisogno di ambienti sicuri e stabili, di rassicurazioni e dipendenza);
  • nella parte destra del foglio: esprimendo il desiderio di progettare nel futuro, il rapporto con il padre, l’Io con ha tendenza estroversiva e progressiva;
  • nella parte sinistra: esplicitando l’attaccamento al passato, con la madre, bisogno di rassicurazione e protezione da parte degli ambienti e persone conosciute.
  • al centro: indicando egocentrismo, desiderio di attenzioni e di considerazione, sicurezza in sé, bisogno di vivere la quotidianità.
  • albero che parte dalla base del foglio (tipico disegno nei bambini piccoli): indica insicurezza, necessità di essere seguito, indirizzato, accudito e stimolato positivamente. Nell’adulto invece indica che la persona ha dovuto crearsi da sé la sicurezza.
  • Albero in un angolo del foglio: indica difficoltà di adattamento all’ambiente, timore di crescere, timidezza, atteggiamento di riserbo, cautela, possibile isolamento affettivo e asocialità.
  • Albero che esce dal foglio: indice di esuberanza, megalomania, ipervalutazione  di se stessi, egocentrismo, autostima esagerata, orgoglio smisurato.
  • Albero disegnato in alto o più sviluppato nella parte superiore: può indicare sia una certa  vivacità intellettuale e grande fantasia, interessi ideali e mitici, oppure al contrario ambizione smisurata, evasione dalla realtà, presunzione, arroganza,  megalomania.
  •  Albero accentuato nella parte inferiore rappresenta irrequietezza, istintività, bisogno di       
        
    concretezza e di azione, materialità.

martedì 8 ottobre 2013

 Candida Livatino "le sfumature della scrittura"


E' uscito il nuovo libro di grafologia di Candida Livatino, un'opera che affronta temi profondi con chiarezza, professionalità e semplicità. Un libro utile per conoscersi e scoprirsi attraverso la propria scrittura.

 
"Nell’epoca degli SMS e delle email, la scrittura a mano – unica e irripetibile – è ancora un’alleata preziosa per scoprire qualcosa di più su chi ci sta accanto e approfondire la conoscenza di noi stessi. Vizi, attitudini, inclinazioni professionali, infatti, si riflettono nella grafia che, come una macchina della verità, mette in luce i nostri pregi e i nostri difetti. Siamo leali o bugiardi? Ottimisti o pessimisti? Dominanti o dipendenti? Seguendo il filo conduttore del «carattere», in questo manuale Candida Livatino ci spiega come riconoscere i tratti salienti di ogni indole esaminando i segni grafologici. Capiremo così se il nostro collega è invidioso, se il nostro partner è tendenzialmente fedele, se siamo portati per essere manager o venditori semplicemente osservando le dimensioni dei margini, la pressione sul foglio o quella vocale arricciata. Con un linguaggio facile e immediato, tra curiosità e approfondimenti, l’autrice ci insegna i segreti per leggere le «tracce» lasciate dalla penna attraverso chiari esempi illustrati e i profili di molti personaggi dello spettacolo (da George Clooney a Sophia Loren, da Lucio Dalla a Ficarra e Picone). "Le sfumature della scrittura" ci mostra come ogni parola, ogni lettera, perfino i puntini sulle i siano piccoli pezzi che compongono un unico puzzle: la nostra personalità"